Quartiere Latino 2

Andrea Bolognino, Lucas Memmola, Veronica Bisesti

17 giugno 2022

Atelier Alifuoco, via Domenico Cirillo, 18, Napoli

Venerdì 17 giugno dalle 18:00, in via Domenico Cirillo 18, Quartiere Latino inaugura le nuove opere di Andrea Bolognino, Lucas Memmola e Veronica Bisesti.

Quartiere Latino, condominio-museo d’arte contemporanea a Km-0, a cura di Nicola Vincenzo Piscopo e col supporto di Atelier Alifuoco, é arrivato alla seconda tappa.

Con il progetto, saranno mappati gli studi d’artista in città mediante la realizzazione di opere site-specific, in collezione permanente, negli ambienti di un palazzo del centro storico di Napoli, il civico 18 di Via Domenico Cirillo.

Quartiere Latino intende realizzare nuove opere a cadenza semestrale, valorizzando gli artisti che si nutrono del quartiere e che ne restituiscono l’essenza. Nel dicembre 2021, in occasione degli Art Days, QL ha presentato i site-specific di Clarissa Baldassarri, Gabriella Siciliano e Paolo La Motta.

In questa seconda edizione i visitatori potranno vedere le nuove opere di tre giovani promesse del contemporaneo: Andrea Bolognino, Lucas Memmola e Veronica Bisesti, grazie ai quali il percorso museale si arricchirà, stratificando nuove storie e vecchi segreti. La produzione delle opere é stata possibile anche grazie al sostegno di Antica Cantina Sepe, sponsor del progetto.

QL ha sede nel palazzo di Atelier Alifuoco, un vecchio appartamento napoletano trasformato in studio di artisti nel 2016. Durante l’evento è possibile visitare gli studi degli artisti residenti: Maria Teresa Palladino, Lucia Schettino, Francesco Maria Sabatini e Nicola Vincenzo Piscopo.

La serata é accompagnata dai vini di Antica Cantina Sepe e assaggi di Lombardi 1892 che supportano QL per la raccolta fondi, finalizzata alla realizzazione sia delle future opere che della cura del condominio-museo.

Artisti di Quartiere Latino 2

Veronica Bisesti, nasce nel 1991 a Napoli. Tra le mostre più recenti si annoverano: 2022,The expanded body, a cura di Angelica Gatto e Simone Zacchini, 1/9 arte contemporanea, 2021, There is no time to enjoy the sun, a cura di Federico Del Vecchio, Fondazione Morra Greco, Napoli; 2018, Sottobosco, a cura di Antonello Tolve, Palatul Bànffy Muzeul National De Arta, Cluj-NapocaCluj-Napoca.

Andrea Bolognino nasce nel 1991 a Napoli. Si laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo lavoro è stato esposto in numerose esposizioni come “Cecità, accecamento, oltraggio” al Museo di Capodimonte curata da Sylvain Bellenger (2021/22), alla Galleria Acappella “I Giganti” (2022), “Open Systems” curata da Giulietta-Basel al Museo Nitsch (2021), “There is No Time to Enjoy the Sun” curata da Federico Del Vecchio alla Fondazione Morra Greco a Napoli (2021), La Biennale Danza – Teatro dell’Arsenale (2020), “Gestell” Erratum Galerie, Berlino (2018).

Lucas Memmola nasce nel 1994 a Bari e studia all’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. Dal 2016 al 2019 è assistente dell’artista Gian Maria Tosatti. “Trinity site” è il titolo dell’ultima mostra personale presso aA29 project room (Milano,2022). Nel 2021 cura Exit Strategy a Napoli. Nel 2020 è tra i finalisti dell’Undicesima Edizione del Combat Prize, in mostra presso SAC – Spazio Arte Contemporanea, Livorno.

Quartiere Latino

In origine, Quartiere Latino era il nome di un collettivo artistico nato nel 1928, per volontà del pittore Giuseppe Uva, definito l’ultimo dei bohémien di Napoli, il quale convinse il proprietario di un grande terrazzo all’ultimo piano di un palazzo di Via Cesare Rosaroll (allora via Cesare Battisti) a costruire delle strutture per ospitare, a prezzi accessibili, una decina di artisti che si riunivano periodicamente per condurre le loro ricerche private e fonderle nella cooperazione.

Una storia antifascista e anticonformista ricordata solo grazie a un medaglione dello scultore Enzo Puchetti che ritrae le nove teste di Quartiere Latino: Giuseppe Uva, Saverio Gatto, Paolo Priscindaro, Antonio Bresciani, Carlo Striccoli, Vincenzo Ciardo, Biagio Merca- dante, Ettore Lalli e Antonio Buonoconto. Nell’assenza di una regolare attività espositiva coordinata da una istituzione pubblica o da efficienti gallerie private, questi artisti decisero di realizzare delle mostre in atelier, coordinando l’apertura al pubblico dei vari studi della zona.

Quartiere Latino è il sogno infranto che Nicola Vincenzo Piscopo, con Atelier Alifuoco, dopo quasi 100 anni, si impegna a concretizzare in un museo d’arte contemporanea a km0 integrato al condominio dell’atelier stesso, non distante da quella storica terrazza. QL si propone così di realizzare una mappatura degli studi degli artisti – oltre 15 – che come stelle brillano nelle aree del quartiere Sanità e nel- le vie annesse a Foria, Duomo, Rosaroll, Cirillo, Carbonara. Una fusione di quartieri, proprio come il Quartier Latin parigino. Nella speranza di offrire una visione, inaugurare un circolo virtuoso, riqualificare l’immagine di una zona e proiettarla all’accoglienza, QL si offre come punto di rappresentanza della vita artistica del territorio e, al contempo, come autentico centro di documentazione del contemporaneo. L’ambizioso progetto verrà realizzato nei prossimi anni, tramite tappe semestrali nelle quali verranno presentati a scaglioni gli artisti chiamati a realizzare opere site-specific che dialogheranno negli spazi condominiali.

Gli sforzi necessari alla realizzazione del progetto vanno oltre le capacità di Atelier Alifuoco che può contare sulle energie e i contributi volontari dei commercianti, uniti per la formazione del Quartiere Latino. Ciò di cui non potevano vantare gli artisti del 1928 era, per circostanze storiche, la fusione tra Arte e Società di cui possiamo godere nel nostro tempo.